lunedì 14 marzo 2011

STORIE || CHARANJIT SINGH, un'indiano pioniere dell'Acid House? E' tutto vero!

Come abbiamo già scritto, e come è usuale affermare sulle principali pagine del web, le origini dell'Acid House vengono attribuite a i Phuture con l'epica uscita di Acid Trax nel 1987 su Trax, storica label di Chicago. Da circa un'annetto, però, questa certezza è stata messa in dubbio da un evento strano, ambiguo e forse anche vero.


Il 10 aprile del 2010 il Guardian, quotidiano inglese, pubblica un'articolo su cui indaga su un certo Charanjit Singh, descrivendolo come famoso ed inusuale musicista legato al cinema indiano negli anni '60 e '70. Nell'ambiente di Bollywood, Singh e la sua orchestra sono considerati dei veterani e creatori di innumerevoli colonne sonore. L'artista indiano aveva l'abitudine di sfoggiare, durante le sue performance, tutti i suoi sintetizzatori acquistati a cifre altissime a Londra e Singapore, ma questo non bastò per essere classificato dai suoi concittaditi come uno "che spingeva verso il futuro". Con la sua band erano più che altro famosi per riproporre le hits del momento e per suonare ai coloratissimi  matrimoni indiani.

Nel 1982, però, Singh se ne esce con qualcosa di insolito. Ispirato dal suono Disco importato dal mondo occidentale, si chiude in studio con una Roland Jupiter-8, una Roland TR-808 e una TB-303 con l'intento di unire a queste sonorità dance, il suono popolare della musica classica indiana. Registrò in due giorni Synthesizing - Ten Ragas To A Disco Beat con la speranza di trovare la strada per una radio nazionale. Vi fu subito un leggero interesse, salvo poi risultare un'enorme flop.

Più di ricente, nel 2002, un certo Edo Bouman, collezionista olandese di feticcerie made in Bombay, imbatte in questo record in un negozio di Delhi. Racconta di essere tornato in albergo e di essere stato colpito fortemente da quello che usciva da quell'album; un suono simil-Acid House con sfumature kraftwerkiane! Rimase ancora più shockato quando si accorse dell' anno di uscita: 1982! Ben cinque anni prima del famoso Acid Trax by Phuture uscito nel 1987.

Poco dopo Bouman riesce a rintracciare Singh a Mumbai e trova una persona molto amichevole e disponibile, ma incapace di spiegare come è arrivato alla creazione di quell'album decisamente Acid. Non si rese neanche conto di quanto fu futuristico quel lavoro.

Passano gli anni e Bouman fonda l'etichetta Bombay Connection Records impegnandosi, appunto, a divulgare le rarità provenienti da colonne sonore di Bollywood. Nel 2010 proprio tramite quest'etichetta, rilancia il lavoro di Singh ormai settantenne  ed ora consapevole del suo operato. Ten Ragas To A Disco Beat arriva alla portata di tutti.

Una storia davvero curiosa.
Si potrebbe anche pensare che sia tutta una bufala, una semplice trovata pubblicitaria. In fondo a raccontare questi aneddoti è la stessa persona che ora guadagna sulla ristampa di questo album. Inizialmente non ci schieriamo da nessuna delle due parti. Anche perchè la paternità vera e propria è sempre da attribuire a i Phuture, per quello che è stato Acid Trax, per tutto quello che è successo solo dopo l'87 e non subito dopo il 1982. La Acid House non ha avuto nulla di neanche lontanamente indianeggante. Si può anche considerare il lavoro di Charanjit Singh come preveggente, ma totalmente ininfluente a livello storico. Di sicuro, se fosse vera, sarebbe l'ennesima storia divertente e strana da collegare al mondo Acid, da sempre colorato di aneddoti e leggende alquanto bizzarri.

Ebbene, la storia è vera! Un amico di electronique.it ci ha fatto giustamente notare che su Discogs sono presenti le foto del fantomatico vinile originale. Tutti ora possono levarsi questo dubbio e leggere con i propri occhi l'anno di uscita: 1982! Eravamo tutti restii a pensare che fosse tutto vero, ma le prove, a questo punto, sono schiaccianti.




                   
                   
                    
                    
                    

Un'intervista recente a Charanjit Singh:



Si ringraziano:

Louis Pattison - guardian.co.uk
Ivo D'Antoni - electronique.it
Aldo Lastella - Repubblica.it

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